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dei liberi pensatori

cronache

Come dice il titolo, riportiamo quello che ci colpisce nel variegato mondo in cui viviamo.

Con grande piacere informiamo che la nostra collaboratrice Luciana Melon ha ottenuto il premio "Gen. Loris Tanzella" 2022 per il suo libro "Maria e le Altre", com il diploma che segue attesta.

Riportiamo l'articolo de "Il Piccolo" di sabato 7 maggio 2022 sulla posizione del Presidente della repubblica croata Milanović in occasione del 77.mo anniversario della liberazione della città istriana.

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Carmen Palazzolo

I Patti Lateranensi sono degli accordi sottoscritti tra il Regno d'Italia e la Santa Sede l'11 febbraio 1929. Ne scrivo oggi perché la commemorazione, anziché alla data in cui vennero ratificati, è stata fatta ieri, 15 marzo 2022.

Codesti Patti, che contengono un trattato, una convenzione e un concordato, regolano ancora oggi i rapporti fra Italia e Santa Sede. Ad essi si deve l'istituzione della Città del Vaticano come Stato indipendente e la piena riapertura formale dei rapporti fra Italia e Santa Sede, interrotti nel 1870 ma gradualmente riallacciati nei decenni successivi fino alla loro definitiva sistemazione con la stipula di tali accordi. Essi sono richiamati dall'articolo 7 della costituzione della Repubblica Italiana.

Carmen Palazzolo

La Russia sta invadendo l’Ucraina e a me viene alla mente l’invasione tedesca della Polonia nel 1939 e a seguire la lunga e terribile Seconda Guerra Mondiale. I bombardamenti tedeschi della Gran Bretagna, quelli anglo-americani della Germania, i 50 e forse più bombardamenti degli stessi di Zara, che distrussero quasi completamente la città, fecero un grande numero di vittime e anticiparono l’esodo dalle terre giuliane e dalla Dalmazia.

di Carmen Palazzolo

Ricorre oggi la festa internazionale della donna, ma la data di questa celebrazione non è stata sempre questa. La ricorrenza fu infatti festeggiata la prima volta negli Stati Uniti nel febbraio 1909 su iniziativa del Partito socialista americano, che aveva invitato tutte le donne a partecipare a una manifestazione in favore del diritto di voto femminile.

di Carmen Palazzolo

Desidero condividere coi miei lettori un tentativo di estorsione subito da una cara vecchia amica qualche giorno fa, perché è una brutta esperienza che può toccare a tutti ed è meglio esserci preparati.

Una mattina la mia amica riceve dunque una telefonata da un numero riservato sul suo telefono fisso della linea Telecom Italia (quella che compare sulle guide telefoniche). Pur con qualche perplessità, la mia amica risponde perché - data la sua attività di promozione culturale, scrittrice e giornalista, oltre tutto affetta da diverse patologie - riceve molte telefonate, non serve provenienti da numeri che conosce.

Nasce a Trieste Info Line 24: il network giornalistico libero, indipendente e plurale.

In un momento storico particolarmente difficile, nasce a Trieste Info Line 24: il network giornalistico libero, indipendente e plurale.
La notizia in primo piano, quanto accade intorno a noi, a Trieste come nel resto d’Italia, in Europa, nel mondo.
Spazio all’informazione giornalistica sotto tutti gli aspetti guardando dalle realtà locali per arrivare ai contesti internazionali.
Info Line 24 porta ad una collaborazione sinergica Radio Diffusione Europea (Trieste – http://www.radiodiffusioneeuropea.net ), Pianeta Oggi TV ( Venezia – http://www.pianetaoggitv.net ) e Il vento di nord est (Trieste – http://www.ventodinordest.com ).

La scultrice di Buenos Aires, nota per le sue creazioni in bronzo, espone una selezione di opere nelle sale dell’Hotel Corte di Gabriela

Venezia ospita per la prima volta una mostra personale di Vivianne Duchini, scultrice argentina nota a livello internazionale per le sue imponenti ed evocative sculture raffiguranti busti di cavallo.

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scrive su La Stampa il 13 agosto Gino Strada, il grande giornalista appena scomparso.

È un articolo lucido e oggettivo, scritto da una persona che conosce bene la situazione di questo paese, perché ci è vissuta 7 anni, che vale la pena leggere e poi rifletterci su.

 

Si parla molto di Afghanistan in questi giorni, dopo anni di coprifuoco mediatico. È difficile ignorare la notizia diffusa ieri: i talebani hanno conquistato anche Lashkar Gah e avanzano molto velocemente, le ambasciate evacuano il loro personale, si teme per l’aeroporto. Non mi sorprende questa situazione, come non dovrebbe sorprendere nessuno che abbia una discreta conoscenza dell’Afghanistan o almeno buona memoria. Mi sembra che manchino - meglio: che siano sempre mancate - entrambe. La guerra all’Afghanistan è stata - né più né meno - una guerra di aggressione iniziata all’indomani dell’attacco dell’11 settembre, dagli Stati Uniti a cui si sono accodati tutti i Paesi occidentali.

di Carmen Palazzolo

Il 10 febbraio di quest’anno (2021) alla celebrazione del Giorno del Ricordo, l’avvocato Paolo Sardos Albertini, nel suo discorso, ha auspicato che alla Foiba di Basovizza si renda onore non solo agli Italiani, ma anche a quanti altri, Sloveni e Croati, avevano parimente subito la violenza ideologica della Rivoluzione titoista. Concludevo testualmente: «Se a questo ricordo comune riterranno di partecipare anche autorità istituzionali delle vicine Repubbliche ben venga.» Lo scorso 13 luglio la visita al Sacrario di Basovizza di due capi di stato, quello italiano e quello sloveno, ha dato realizzazione, parziale, a quell'auspicio. Quella visita si è collocata appunto nel segno di ricordare, qui a questo Sacrario, la tragedia vissuta dai due popoli, italiano e sloveno. Tragedia, peraltro, in comune anche con il popolo croato. Da ciò l'auspicio - condiviso dal Sindaco Roberto Di Piazza - di una presenza futura, a questa Foiba, anche di rappresentanti istituzionali della Repubblica di Croazia. 

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