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dei liberi pensatori

di Carmen Palazzolo

Da qualche tempo seguo assiduamente sul canale TV 7 “Otto e mezzo”, il programma di interviste a uomini politici, scienziati, giornalisti, scrittori e altri, esperti e non, condotto con ferma gentilezza da Lilli Gruber appunto, alle ore 20:30.

Ne ho dedotto che in Italia abbiamo mille morti ogni milione di abitanti a causa dell’infezione da covid-19, il numero più alto in Europa, superato solo dal Belgio, che di morti per milione di abitanti ne ha mille e cinquecento mentre la Germania ne ha solo trecento.

 

La cosa è dovuta – afferma con sicurezza il prof. Walter Ricciardi, igienista e consulente del Ministro della Salute Roberto Speranza – all’incapacità della nostra sanità di gestire adeguatamente la situazione perché in Italia, negli ultimi anni, anziché investire nella salute si è risparmiato nella salute non assumendo e preparando convenientemente il personale sanitario; questo ha fatto sì che nella grave evenienza creata dalle infezioni da coronavirus non ci fossero i medici e gli infermieri numericamente sufficienti e preparati. Aggiungerei a tutto ciò qualcosa di forse ancora più grave, cioè la mancanza dei respiratori necessari alla bisogna per cui i sanitari si trovarono a dover a volte scegliere le persone da curare. Cosa gravissima. E aggiungerei ancora le scelte politiche, a mio avviso sbagliate, dettate dalle pressioni di imprenditori, commercianti ma anche commessi, baristi e quanti altri perdono i loro guadagni a causa delle varie chiusure resesi necessarie per impedire o almeno contenere le infezioni. La preoccupazione di queste persone, specie quella delle categorie più umili, è comprensibile ma va anche preso in considerazione il fatto che non si concludono affari, non vanno al bar e a teatro gli ammalati e i morti e che quindi da questa situazione non si può uscire che aiutando, ma tempestivamente, i bisognosi e adottando le misure restrittive necessarie a evitare la diffusione di questa malattia. È necessaria anche una tassa patrimoniale? E sia!

Ultimamente sento pure una sorta di sollevazione di scudi a difesa dei “poveri” cittadini, accusati della diffusione del contagio a causa della loro leggerezza: mancato uso delle mascherine o loro uso inadeguato, sovraffollamento indiscriminato nei locali pubblici e addirittura nelle famiglie.

E non è forse così?

Ora, approssimandosi le festività di Natale e Capodanno, io noto un rallentamento delle restrizioni che mi sembra illogico. Ad esempio, come mai in Friuli Venezia Giulia, nonostante il numero di decessi giornaliero risulti elevato, si sia passati alla fascia gialla? E la cosa sta accadendo in tutte le regioni. Bisogna salvare i guadagni natalizi anche a danno della vita?

Pare di sì e pertanto prepariamoci ad una terza ondata di infezioni, dalla quale auguro a tutti i miei lettori di salvarsi.

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