recensione di A. Piccioni
1984 , Portsmouth – New Hamspshire, Ashlyn Gree , una giovane donna, ha ereditato una libreria antiquaria appartenuta a Frank Atwater e da lui ha imparato a rilegare vecchi libri. In quella libreria spesso fin da piccola si rifugiava, quando l'atmosfera in famiglia diventava incandescente: la lettura era ed è tuttora per lei un grande conforto, inoltre ha scoperto di avere una dote quella di sentire attraverso il tatto i dolori, le emozioni di chi ha avuto per le mani quel libro. Scrive Ashlyn che “leggere un libro è intraprendere un viaggio, esplorare un vasto ignoto, ascoltare le voci degli angeli,sia vivi che morti.”
Nella sua ricerca o ritrovamento di libri vecchi e malandati si imbatte in un libro senza alcun riferimento ad autore, editore o altro contrassegno scritto nel 1941 Rimpiangendo Belle. A questo si affianca un altro che sembra la risposta al primo Per sempre ed altre bugie. Uno è scritto da un uomo, , l'altro da una donna e raccontano la stessa storia, ma da due punti di vista diversi con stile tormentato e crudo; sia l'uomo che la donna vogliono dimostrare di non aver alcuna colpa di ciò che è successo. Visto che i due vecchi libri sono stati ritrovati dal giovane Erthan nella libreria del padre, Ashlyn vuol andare a fondo sulla storia convinta che i due personaggi Belle, figlia dell'alta borghesia newyorchese e Hemi, un inglese che vuol diventare scrittore, non sono frutto di fantasia, ma realmente esistiti.
In questo romanzo il lettore è affascinato dall'intreccio che coinvolge la bibliotecaria, che vive una sua storia, e quella degli sconosciuti Belle e Hemi che nella ricerca diventano sempre più concreti e reali.
Barbara Davis - La custode dei libri antichi e dimenticati - Newton Compton Editori