di Carmen Palazzolo
Vive polemiche sul quotidiano triestino il Piccolo e in altri giornali ha suscitato la notizia della manifestazione dell'organizzazione CasaPound a Trieste, il 3 novembre 2018, ricorrenza civile e religiosa per la città, perché è il giorno in cui si celebra l'arrivo del cacciatorpediniere Audace nel suo porto, alla fine della prima Guerra mondiale, e la festa del suo patrono S. Giusto.
Quest'anno, a conclusione del centenario dalla ricorrenza, è attesa anche la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Del corteo di CasaPound a Trieste si è parlato perfino in Parlamento, dove – come riporta il quotidiano di Trieste Il Piccolo del 3 novembre 2018 - i deputati di Leu, con un’interrogazione che vede come primo firmatario Nicola Fratoianni, scrivono: «Per noi le organizzazioni che si richiamano apertamente al fascismo come CasaPound, per le idee che diffondono, i metodi che utilizzano, che fanno dell’intolleranza e della discriminazione i propri princìpi, non possono poter svolgere manifestazioni pubbliche».
Anche la Chiesa ha espresso la sua opinione sul giornale citato, in cui mons. Ettore Malnati scrive: «È vero che CasaPound è un partito, però se noi analizziamo la Costituzione e guardiamo l’anima di questo movimento, ci accorgiamo che c’è un richiamo anticostituzionale. Questo aspetto andava valutato. Far sfilare queste persone, dove c’è stato l’unico campo di sterminio in Italia, dove sono state dichiarate le leggi razziali, significa violentare il sacrificio di questa città, non era opportuno. Invece ci si è trincerati dietro il discorso della democrazia. Ma la democrazia – sottolinea Malnati – non è chiudere gli occhi davanti a tutto, è prendere delle decisioni, tutelare i doveri e i diritti anche nei confronti di luoghi e di memorie».
E sul quotidiano del Nordest Il Gazzettino del 2 novembre 2018, fra l'altro, si legge che il coordinatore regionale di Movimento democratico e Progressista/Liberi e Uguali, Mauro Cedarmas sottolinea in una nota che: «È inaccettabile che la Prefettura e lo stesso Comune non abbiano provveduto a vietare la manifestazione, così come è inaccettabile che un'organizzazione che si richiama al fascismo, sfili nella giornata del ricordo di quella inutile carneficina che fu la Prima Guerra mondiale brandendo la sua ideologia xenofoba e razzista». «Veder sfilare per le vie di Trieste una formazione neofascista sarà uno sfregio per la storia della città, oltre che un danno di immagine» - afferma Isabella De Monte, eurodeputata Pd – sul medesimo giornale. Secondo De Monte «è vero che la censura è nemica della democrazia, ma sabato andrà in scena uno spettacolo che non avremmo voluto vedere, tantomeno a Trieste, città che ha patito in modo atroce le crudeltà di anni bui cui qualcuno oggi guarda con occhi nostalgici». «Mi auguro - ha aggiunto l'esponente Dem - che la città reagisca, in modo composto ma fermo, a quanti vogliono diffondere sentimenti di odio e intolleranza per cui non può esserci spazio alcuno.
E il corteo è stato fatto, anzi ce ne sono stati due, in una città blindata, sottratta ai cittadini, dominio delle forze dell'ordine a causa della presenza loro e di autorità. C'è stato dunque il corteo di CasaPound e quello promosso dal Comitato Trieste antifascista, antirazzista con la collaborazione di Cgil, Anpi ed altre associazioni, oltre all’adesione del Pd. Entrambi hanno preso il via alle ore 15. I percorsi prestabiliti sono stati rigorosamente diversi, solo il punto di partenza dell'uno era vicino a quello di arrivo dell'altro. Quello di Casapound è partito da Largo Riborgo (tra Corso Italia e piazza della Borsa), per proseguire poi per Corso Italia, via Imbriani, piazza San Giovanni, via Battisti, via Rossetti, viale XX Settembre, piazza Volontari Giuliani, via Giulia con arrivo davanti al monumento di Rossetti, davanti al Giardino Pubblico, dove si è dvolto il comizio finale; quello degli antifascisti è partito da Campo San Giacomo proseguendo poi per via San Giacomo in Monte, via del Bosco, piazza Garibaldi, via Oriani, Lago Barriera, per concludersi in via Carducci e piazza Goldoni.
Circa 2.000 sono stati i partecipanti di CasaPound, oltre 5.000 quelli del corteo antifascista, veramente una grande, civile e composta contro manifestazione. Sembra ci abbia partecipato tutta la città! e non è stato registrato alcun disordine.
Ma CasaPound che cosa è?
Questo a lato il suo simbolo.
È un'organizzazione che si è costituita nel giugno 2008 come associazione di promozione sociale di ispirazione fascista, a seguito e in continuità dell'occupazione abusiva di uno stabile, avvenuta il 26 dicembre 2003 nel rione Esquilino di Roma. In parrticolare, la prima occupazione abusiva fatta utilizzando il nome CasaPound, fu quella del 26 dicembre 2003, a Roma, da parte di un gruppo di giovani facente riferimento all'area ONC/OSA (acronimo di "Occupazioni Non Conformi e Occupazioni a Scopo Abitativo"). Altre occupazioni, mobilitazioni e iniziative, originariamente limitate a Roma e successivamente estese su tutto il territorio nazionale, connotarono presto CasaPound come un vero e proprio movimento politico.
A partire dalle elezioni amministrative 2011, CasaPound ha presentato propri candidati alle elezioni locali in liste civiche o di centro-destra riuscendo a far eleggere alcuni suoi rappresentanti. Dalle elezioni 2013 invece decide di presentarsi ufficialmente con una propria lista autonoma sia in ambito nazionale sia amministrativo.
Alle Elezioni Europee 2014 CasaPound sostenne l'elezione nella Circoscrizione Italia Centrale del leghista Mario Borghezio. Da questo risultato nacque una collaborazione con la Lega Nord. Il rapporto fu successivamente interrotto per divergenze politiche dovute al riavvicinamento del leader leghista alla coalizione di centrodestra.
Attualmente l'organizzazione conta 20.000 iscritti ed è qualificata su Wikipedia come un'ideologia di Neofascismo, Nazionalismo italiano, Populismo, Sovranismo, Euroscetticismo, di estrema destra. Ha una sede a Roma in via Napoleone III, 8, un presidente (Simone Di Stefano) e due vicepresidenti (Andrea Antonini e Marco Clemente).
Origine del nome CasaPound
Pound è il cognome di uno dei maggiori poeti, saggisti e traduttori del Novecento, il cui nome completo è: Ezra Weston Loomis Pound. Nato a Hailey, comune dell'Idaho (USA), il 30 ottobre 1885, trascorse quasi tutta la sua vita in Europa e soprattutto in Italia. Infatti. già nel 1898 aveva fatto un viaggio in Europa con la famiglia, da cui tornò entusiasta per le meraviglie offerte in particolare dall'Italia.
La ragione della scelta di un'organizzazione di estrema destra di darsi il suo nome, è indubbiamente data dal fatto che egli è conosciuto come il poeta fascista. Infatti, negli anni trenta e quarante del XX secolo, espresse ammirazione per Mussolini, Hitler e Oswald Mosley; trasferitosi in Italia nel 1924, sostenne il regime fascista fino alla caduta della Repubblica Sociale Italiana. Di esso apprezzò i provvedimenti sociali in favore dei lavoratori, le opere pubbliche e una politica economica di ricerca della «Terza Via» tra liberismo e collettivismo. Alla fine della seconda guerra mondiale, catturato dai partigiani, venne consegnato alle forze armate degli Stati Uniti d'America. Lì condotto fu sottoposto a processo per tradimento. Dichiarato incapace, fu detenuto tredici anni in un manicomio giudiziario fino a quando, liberato per intercessione di tanti importanti amici, tornò in Italia, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita e morì il 1° novembre 1972 a Venezia.
Ha scritto numerosiissime opere, fra le quali sono da segnalare, a mio avviso, I Cantos (The Cantos), poema incompleto considerato uno dei capolavori della letteratura modernista. Scritto tra il 1915 e il 1962, è suddiviso in 120 sezioni, ognuna delle quali è un canto, e raccolto in una decina di volumi a partire dal 1925. La parte scritta alla fine della seconda guerra mondiale, intitolata The Pisan Cantos, fu composta nel 1945, quando l'autore era internato in un campo di detenzione dell'esercito statunitense a Metato, presso Pisa.
La figlia Mary de Rachewiltz ha intentato nel 2011 causa all'organizzazione CasaPound per uso improprio del cognome, in quanto il fascismo di Pound era legato – ella afferma - a un periodo storico e culturale preciso e ritiene lesivo della memoria del padre il fatto che il suo nome sia legato a un gruppo che, a suo dire, si è reso responsabile di gravi violenze, come l'omicido di due senegalesi, a Firenze, da parte di un simpatizzante del movimento.
Tuttavia nel giugno 2016 il Tribunale di Roma rigettò la sua richiesta dando ragione a CasaPound e sostenendo che "l'associazione in quanto tale opera in modo del tutto legittimo", "né ha in alcun modo legittimato l'uso della violenza sotto il nome del poeta Pound".
Alcune sue poesie:
Soffitta
Vieni, compiangiamoli quelli che stanno meglio di noi.
Vieni, amica, e ricorda
che i ricchi han maggiordomi e non amici,
E noi abbiamo amici e non maggiordomi.
Vieni, compiangiamo gli sposati e i non sposati.
L’aurora entra a passettini
come una dorata Pavlova,
E io son presso al mio desiderio.
Ne ha la vita in sé qualcosa di migliore
Che quest’ora di chiara freschezza,
l’ora di svegliarsi in amore.
Francesca
Venivi innanzi uscendo dalla notte
recavi fiori in mano
ora uscirai fuori da una folla confusa,
da un tumulto di parole intorno a te.
Io che ti avevo veduta fra le cose prime
mi adirai quando sentii dire il tuo nome
in luoghi volgari.
Avrei voluto che le onde fredde sulla mia mente fluttuassero
e che il mondo inaridisse come una foglia morta,
o vuota bacca di dente di leone, e fosse spazzato via,
per poterti ritrovare,
sola.
Histrion
Nessuno mai osò scrivere questo,
ma io so come le anime dei grandi
talvolta dimorano in noi,
e in esse fusi non siamo che
il riflesso di queste anime.
Così son Dante per un po’ e sono
un certo Francois Villon, ladro poeta
o sono chi per santità nominare
farebbe blasfemo il mio nome;
un attimo e la fiamma muore.
Come nel centro nostro ardesse una sfera
trasparente oro fuso, il nostro ‘Io’
e in questa qualche forma s’infonde:
Cristo o Giovanni o il Fiorentino;
e poi che ogni forma imposta
radia il chiaro della sfera,
noi cessiamo dall’essere allora
e i maestri delle nostre anime perdurano.
L’albero m’è penetrato nelle mani
L’albero m’è penetrato nelle mani,
La sua linfa m’è ascesa nelle braccia,
L’albero m’è cresciuto nel seno –
Profondo,
I rami spuntano da me come braccia.
Sei albero,
Sei muschio,
Sei violette trascorse dal vento –
Creatura – alta tanto – tu sei,
E tutto questo è follia al mondo.