inaugurato a Trieste
di Carmen Palazzolo
Il progetto è stato messo a punto da Comune, Caritas e Comunità di San Martino al Campo, con il supporto operativo di Croce Rossa e Comunità di Sant’Egidio, e si attuerà dal primo dicembre 2018 al 31 marzo 2019 mettendo a disposizione 60 posti letto in tre case di accoglienza situate in via sant’Anastasio, via Udine e via dell’Istria. Queste case sono aperte dalle ore otto di sera alle otto di mattina e le persone vi ricevono la cena, la colazione per il giorno successivo e il necessario per lavarsi e per dormire. Non ci sono, purtroppo, in tutti e tre i centri le docce.
Per accedere all’accoglienza gli interessati devono recarsi prima all’Help Centre della stazione ferroviaria per registrarsi e prenotare il posto letto. La prenotazione è valida per cinque notti, poi bisogna rifare l’iter. Si cerca così di garantire una certa rotazione, dal momento che la richiesta è tanta.
È un progetto altamente umanitario. Io, che sono poi così freddolosa che, se potessi, d'inverno me ne andrei in letargo e, non potendolo fare, rimango più possibile chiusa nella mia accogliente e calda casa, non posso infatti neppure immaginare cosa può significare non avere una casa e dover passare le giornate, e soprattutto le notti, all'aperto o in ripari di fortuna, esposti al freddo, alla pioggia, alle raffiche della gelida bora triestina e magari alla neve. Molto apprezzabili pure coloro che, di solito volontari, si prendono cura di queste persone sfortunate fra le quali mi dicono che ci sono stranieri ma anche triestini.
Sono progetti e persone delle quali si dovrebbe parlare di più perché riscattano, a mio avviso, quanto di male avviene continuamente e viene quotidianamente portato alla nostra attenzione.