di Anna Piccioni
Questo è un romanzo che ti cattura dalle prime pagine. Il lettore viene catapultato nella Parigi degli anni venti, in un ambiente ricco di scrittori e scrittrici del calibro di Ezra Pound, Ernest Hemingway, Gertrude Stein, James Joyce che hanno segnato la letteratura del '900. Tutte queste personalità ruotano attorno alla libreria “Shakespeare & C.”, ancora oggi meta degli appassionati cultori di libri,voluta e gestita da Sylvia Beach.
Sylvia visse i suoi primi anni a Parigi poi con la famiglia si trasferì a New York. Ma il desiderio di ritornare in quella città che sua madre Eleonor considerava un luogo “...più speciale e meraviglioso dei luoghi, una città che avrebbe mutato per sempre il corso delle loro vite”(pag. 13) era troppo forte. E così decise di vivere Parigi. Conobbe Adrienne Monnier, proprietaria della libreria A.Monnier , che oltre ad essere la sua amante sarà sempre al suo fianco a sostenerla nelle sue battaglie. Sarà Adrienne a convincerla ad aprire la libreria di autori inglesi, a combattere contro il perbenismo bacchettone per pubblicare l'Ulisse di James Joyce, diventando così la prima editrice dell'opera dello scrittore irlandese. Ma come ho detto prima la scrittura della Maher trascina per le vie di Parigi, nei bistrot, tra coppe di champagne, discussioni letterarie e piccole malignità e invidie che alimentano il mondo letterario..
Questo romanzo ricorda Midnight in Paris, il film di Woody Allen, e come il protagonista Owen Wilson sono stata presa da mille emozioni.
I fatti narrati coprono quasi venti anni, fino al 1936. Per quello che successe in seguito è aggiunta la Nota dell'autrice.
Una lettura consigliata per chi ama la letteratura.
Kerri Maher “La libraia che salvò i libri” ed. Garzanti
