il volume Izet Sarajlić di Paolo Mario Rocco, bilingue italiano/bosniaco, ci offre due occasioni: quella di estendere la lettura del nostro blog anche ai lettori di una lingua diversa dall’italiano e quella di approfondire la conoscenza del grande poeta bosniaco contemporaneo Izet Sarajlić, (Doboj 1930 – Sarajevo 2002). Nel suo libro l’autore ricostruisce infatti il percorso esistenziale e poetico di questo artista attraversoconversazioni/interviste con poeti, scrittori, filosofi, artisti italiani e bosniaci, elencati in fondo alla copertina che riproduciamo.
Izet Sarajlić fu il fondatore del “Gruppo 54”, che diede inizio alle nuove correnti di poesia moderna in Bosnia-Erzegovina. È considerato unanimemente uno dei principali poeti del Novecento ed è il poeta più tradotto di tutti i tempi dalla lingua serbo-croata. È autore di una trentina di raccolte poetiche e di una autobiografia. È stato il poeta testimone della grande tragedia della guerra di Bosnia e dell’assedio di Sarajevo e la grande voce della Sarajevo, città martire, dalla quale si era rifiutato di fuggire. Ha lottato per il mantenimento di quella cultura laica della pluralità e della convivenza, che è l’eredità storica della Bosnia-Erzegovina.