di Anna Piccioni
Il giorno 29 settembre nella Biblioteca Comunale di Monfalcone si è tenuta una tavola rotonda sul tema “Il coraggio di leggere”, uno degli appuntamenti inserito nella quinta edizione di Book in the city (piccola, ma grande maratona di tre giorni dedicata alla cultura che si snoda per i rioni della città con letture riflessioni, dibattiti)
Dopo i saluti delle autorità si sono succeduti i relatori: Mauro Piani (Presidente sistema bibliotecario BiblioGO), Romano Montroni (Presidente del Cepell, istituto autonomo del Ministero dei Beni culturali), Elisa Callegari (Presidente Aib FVG), Loredana Pilati (Direttrice Biblioteca Civica “Giovanni Arpino”, comune di Nichelino -TO), Livio Vianello (operatore culturale e lettore). Luigi Cirelli (responsabile del Multiplo Centro Cultura di Cavriago (RE), coordinatore Mauro Daltin (Direttore Artistico de “La notte dei lettori”, direttore editoriale di Bottega Errante Edizioni).
Il convegno regionale “Il coraggio di leggere” entra nel progetto nazionale “Città che legge”; due sono i punti fondamentali che hanno condiviso i vari relatori: l' importanza della lettura e come coinvolgere alla lettura.
Da varie statistiche si sa che gli Italiani non sono storicamente dei grandi lettori, ovviamente s'intende la lettura di romanzi, saggi, ma anche quotidiani. In realtà in questi ultimi anni si legge dalla mattina alla sera: social facebook, whatsapp. Tutti si giustificano col fatto di non avere il tempo per leggere. Leggere è un'operazione complessa, faticosa, come si fa a spiegare che una passione come la lettura è bella e positiva? Come spiegare tutto quello che la lettura provoca? Solo leggendo si apprezza la lettura:
- Bisogna far nascere questa passione, stimolando la curiosità.
- Prima di tutto la lettura non isola, anche se certamente è un momento intimo, non solo di piacere, ma anche uno strumento utile per fare comunità: cultura è leggere, trasferirci nelle storie di altri.
- Leggere è una risorsa per la società, è un antidoto alla massificazione. Leggere dà libertà e speranza, è un beneficio culturale sociale civile Pier Paolo Pasolini diceva che la lettura è sviluppo e progresso della società.
- Quindi promuovere il libro come pratica del benessere per crescere insieme come collettività.
Ella Bertoud e Susan Elderkin hanno scritto “Curarsi con i libri”, l'edizione italiana è curata da F. Stassi: un appassionante dizionario di romanzi e scrittori dalle singolari virtù terapeutiche, un sorprendente manuale di letteratura per chi ama scovare nuove opere e autori. Quindi parliamo di Libroterapia, la lettura come balsamo per l'anima, lettura come prevenzione delle malattie neurodegenerative, come antidoto all'isolamento e alla solitudine.
L'educazione alla lettura non è una priorità della Politica, quindi vengono promosse molte iniziative sul territorio nazionale sia per i bambini che per gli adulti: ad esempio il maggio dei libri, Libriamoci, la notte dei lettori il festival del libro e il progetto nazionale “città che legge”
Iniziare alla lettura fin da piccoli con la lettura ad alta voce, però è importante saper leggere perciò sono stati istituiti corsi di formazione per adulti per imparare a leggere ad alta voce
“Leggere non serve a niente” spesso dicono quelli che non amano la lettura: certamente come mille altre cose: studiare il latino, il greco, la fisica insomma tutte quelle discipline che la scuola ci costringe a imparare. Ma sappiamo che in realtà quello studio sulle “sudate carte” è un mezzo per sviluppare e attuare tutte le potenzialità della nostra mente.
La lettura non ha nessuna finalità pratica, si legge perché piace leggere, quindi è necessario trasmetterne la passione. Le biblioteche hanno un ruolo importante: prima di tutto non sono solo uno spazio, ma soprattutto sono un servizio che coinvolge tutta la cittadinanza. La biblioteca è la piazza del sapere.
Mettere in atto un rapporto sinergico tra biblioteche rafforza il loro ruolo, scambiare le esperienze e le iniziative accresce le opportunità. Inoltre occorre diffondere i gruppi di lettura per condividere esperienze emozioni e conoscenze. Questo è un fenomeno molto diffuso ognuno con tipologie e modalità diverse.
Insomma il libro deve diventare una cosa che dai per scontato.